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EVENTI

Le manifestazioni


L’intero arco dell’anno solare presenta occasioni di visita alla Città e al suo territorio. Ma se i loro monumenti e le testimonianze storiche si offrono al visitatore e al viaggiatore per i dodici mesi, non v’è dubbio che siano la primavera, l’estate e l’autunno le tre stagioni di San Miniato. Ciascuna diversa dall’altra, con i suoi colori nella campagna e sul colle, e ciascuna in grado di suggerire diverse emozioni.

Nella primavera e nell’estate è la Città del Teatro e della presentazione a essere protagonista, e da Settembre, con la vendemmia, è la Città dei Sapori a trionfare, man mano che ci si avvicina ad ottobre, novembre e dicembre, i mesi del tartufo bianco di San Miniato.

San Miniato

La città del Teatro

Il teatro, la rappresentazione, lo spettacolo hanno a San Miniato radici antichissime che sempre si rinnovano. Molti secoli fa i sanminiatesi scelsero come Santo Patrono San Genesio, un attore, martirizzato perché aveva rappresentato sulla scena la passione di Cristo. Fu un caso? Una coincidenza? Una vocazione?

Quando la guerra travolse San Miniato, ne distrusse i simboli: la Rocca di Federico II di Svevia, molti monumenti e abitazioni, ed anche il teatro che metteva in scena i drammi e il melodramma. Ma i simboli possono abbattersi davvero? Il teatro a San Miniato rinacque nelle piazze della sua mirabile scenografia urbana, che da oltre cinquant’anni ormai è uno straordinario laboratorio di rappresentazione e di produzione della cultura dello spettacolo

Dal 1947 ha sede a San Miniato l’Istituto del Dramma Popolare, fondato in collaborazione con l’Accademia di Arte Drammatica di Roma. Dell’Accademia San Miniato divenne un laboratorio, con l’obiettivo di riportare la cultura della rappresentazione ad una comunità dilaniata dalla guerra. L’Istituto mette in scena, ogni anno, un dramma inedito di soggetto religioso. Manifestazione unica nel suo genere, ha visto a San Miniato i maggiori drammaturghi internazionali ed i più noti registi e attori del teatro italiano.

Da dieci anni San Miniato ospita poi Prima del Teatro, la stagione della Scuola Europea per l’arte dell’attore, realizzata dal Teatro di Pisa e dall’Accademia di Arte Drammatica “Silvio D’Amico” in collaborazione con l’European Association Training Centres for Young Opera Singers. Essa raggruppa a San Miniato in giugno e luglio i migliori maestri e i giovani talenti del continente. Kenneth Branagh, il regista di “Shakespeare in love” si è diplomato in questa scuola.

San Miniato

Il Tartufo bianco di San Miniato e la Città dei Sapori

Cultura e qualità della vita si intrecciano a San Miniato, nel contesto urbano del Centro Storico e nell’incontaminato entroterra rurale. Punto d’incontro di Città e Campagna è la cultura materiale dell’alimentazione che ha a San Miniato le profonde radici dell’antica economia agraria. San Miniato è una delle zone tartufigene più estese e fruttuose d’Europa.

Il Tartufo Bianco delle colline Sanminiatesi, il Tuber Magnatum Pico, la specie più pregiata, è la sua produzione. Ma se il tartufo Sanminiatese è unico nella sua tipicità, numerosi altri sono i prodotti dell’agricoltura che creano un’inimitabile costellazione di gusti e sapori. La loro storia si intreccia con quella della comunità sanminiatese che, gelosa, ha sempre preferito coltivarli per sé più che farne mercato. I vini e l’olio d’oliva, frutto di un territorio assai vocato, specie nella produzione dei vinsanti dalle uve bianche di San Colombano. Il carciofo di San Miniato, una delle varierà più ricche e saporite, noto persino nella cucina medicea.

Ed il tabacco nella varietà Kentucky, importato due secoli fa dal Nordamerica, e dalla cui produzione nacque il “Sigaro Toscano”. Le strutture di foggia quasi romanica delle Tabaccaie, dove il tabacco viene posto ad essiccare, punteggiano ancora oggi la campagna sanminiatese con modalità di produzione artigianali.

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